Stamattina il mio bioritmo s’è svegliato alle cinque e, non sapendo cosa fare, o meglio, sapeva cosa fare, ma la sorpresa fu tanta, che dimenticò di fare quello che solitamente fa; solitamente non fa niente a parte pensare a quello che deve fare, che poi non fa perché trova sempre da fare altro. Spero di essermi spiegato. Dunque: alle cinque del mattino il cielo è ancora nero, non propriamente nero– sì, c’è la luna piena ma è difficile vederla e, quando si vede, è una rarità poiché il cielo stellato è solo nelle immagini. Ha quel colore grigio che uno non sa se è perché sta iniziando un altro giorno, per cui dal nero della notte si passa al grigio mattino poi al celestino.. più sul bianco che sul blu uguale al grigio che dovrebbe essere nero …. . Ritorniamo alle cinque del mattino. La prima cosa che si fa, cos’è? Mah, una bella pisciata! Dove? Solitamente in un recipiente che il più delle volte è cementato in un locale adibito a questa funzione. Un locale per pisciare? Sì, senno tutti piscerebbero dove gli capita! Infatti, io uso il cesso come qualsiasi civilizzato, anche se mi piacerebbe pisciare dal balcone (!) “Allora, cosa faccio oggi?”. Come ogni mattina mi do la risposta, ma siccome stamani era un po’ presto – vi ricordo che erano le cinque- decisi di lasciare trascorrere un po’ di tempo. Il tempo passò e arrivò la sera senza ricordare cosa dovevo fare, perché ovviamente avevo qualcosa da fare, programmato, ma siccome era programmato non la feci, ma feci tutt’altro: 2x2+2x2=8. 8mq è la parete che feci, non con i mattoni e il cemento ma col pennello. I mattoni non sono intonacati né imbiancati ma nudi e crudi, poiché mi piace fissare un muro dove posso vedere i mattoni. Il pennello l’ho usato per spolverare i mattoni, non per pitturarli, non li pitturerei mai, sarebbe un crimine per me! Dal pennello passai alla paletta, non per raccogliere lo sporco, giacché la polvere vola via da sé e, quando si abita all’ultimo piano, basta lasciare le finestre aperte e il vento lavora come qualsiasi colf (forse meglio). La paletta la usai per cavare tre piccole piante di pomodoro che stavano soffocando quelle già alte fiorite e belle e, i pomodorini, se verranno, picchietteranno di rosso questa foresta verde che lascia intravedere sprazzi di bianco...Penso all'Italia, alla bella bandiera, a quei sani colori che la rappresentano: Verde Bianco e Rosso, il mio tricolore.
