domenica 3 luglio 2011

Insicurezza=Depressione


Si può scrivere che la depressione, nelle varie tipologie, è patologicamente radicata nel'attuale metodologia sociale? Io credo che la risposta sia SÌ poiché, l'insicurezza generale che affligge l'umanitá, è la causa e concausa di  alienazioni, accidie, negligenze o, nelle forme diversive e edonistiche, scelleratezze, incoscienze o eterna follia.Con l'apertura delle menti formattate nei blog, abbiamo una "finestra" aperta su idee e pensieri confutabili, egregiamente difese e portati avanti senza  una ragione logica se non quella della depressione. In pratica si scappa da una schizofrenia configurata nel lavoro-famiglia verso una subordinazione da denaro-salute. I profittevoli rendimenti patrimoniali suppliscono al fabbisogno di sicurezza quando la stessa è un problema sociale. Il solo uscire di casa comporta una vincita alla Lotteria quando si rientra. Se il denaro è sicurezza la vita è pagata ma pagando per la vita-sicurezza si spende il denaro-sicurezza. Tutto questo giro amorfo e inconcludente, nel paese dei balocchi Brasile, ha un costo che si chiama depressione. Nessuno sfugge a questo machiavellico e evidente stato d'animo dell'individuo. Se si evince ilaritá e ottimismo ci si domanda a quale follia è incorso il malcapitato personaggio. Se si assiste a pessimismo e ombrositá ci si chiede quali sono i mali che affliggono il soggetto. Non esiste più la discrezione o la semplicitá. La prima la si scambia per snobbismo mentre la seconda per deficienza. Tutti sono diventati furbi. C'è chi porta i soldi in Brasile e se li gode al ventesimo piano dietro a un balcone vetrato mentre giù, in strada, bivaccano famiglie di miserabili che scavano con le mani il mangiare dentro secchielli che contenevano vernici. C'é chi si è scoperto palizzanaro e cementa coste e spiagge vergini vendendo case unifamiliari. C'é chi, richiamato da offerte di lavoro, è sbarcato qui per i privilegi che offrono gli schiavi analfabeti, da usare come domestiche/autisti/badanti e, perché No,  mogli che servono per rigenerare altre famiglie, perché molti, hanno abbandonato donne e figli in Italia perché obbligati dalla legge a passare gli alimenti di mantenimento. È chiaro che con una bella pensioncina  INPDAP, gli ex dipendenti pubblici, che dovevano riformare e modernizzare l'Italia civica e laica, ma si sono guardati bene per non perdere i benefici a cui ora attingono a piene mani, possono vivacchiare e "divertirsi"  in qualche località sperduta dove il costo della vita è ancora ragionevole e la "mano d'opera femminile" quasi gratuita. Quello che più preoccupa, in tutto questo scappare e ricostruire, sono le personalitá contorte, conservatrici, di tanti che si dicono felici senza conoscere il vero significato di una parola che non esiste. La felicità è stare bene con se stessi perché gli altri  danno sicurezza . Conoscere la violenza che ci circonda ci deprime e perciò si entra in depressione. Non ci sono altre vie.